Artificialis: cinque artisti reinterpretano l’orizzonte tra natura e artificio (Video)

di Patrizia Simonetti

Che cos’è naturale? E cosa invece artificiale? E se i due mondi si toccassero, si unissero nell’arte, forse artificio anch’essa, uno sull’altro, accanto, dentro e fuori, si fondessero in un’opera, o più opere, che invitano alla riflessione… Si intitola Artificialis la mostra collettiva inaugurata allo Spazio Espanso di Palazzo Capizucchi a Roma.

Artificialis è una mostra prepotente che invade le sale e che, grazie alla creatività e alla concettualità di cinque artisti differenti tra loro, ci porta al confine, o forse all’unione, e quindi all’orizzonte che unisce e divide al contempo, tra realtà e finzione. EPVS, Bankeri, Veronica Montanino, Innocenzo Odescalchi, Silvia Scaringella sono i suoi cinque artefici e curatori.Ognuno di loro con il proprio stile ha dato vita ad un effetto incontro-scontro tra due mondi che nel tempo si allontanano per poi riavvicinarsi e sovrapporsi. L’ex biblioteca dello storico palazzo capitolino mantiene dunque la sua funzione di testimone e divulgatrice ma non più attraverso l’arte dello scrivere bensì quella visiva che gioca con le forme e i colori. Artificialis, visitabile fino al 24 maggio, testo critico di Roberto Bilotti, unisce dunque in qualche modo uomo e natura, realtà e finzione, verità e poesia, generando pensieri.

EPVS con Jungle e Flower, parla di ecologia attraverso i contrasti: la plastica da colore allegro e l’insetto clonato e mutato, a rappresentare la natura proprio attraverso ciò che la distrugge. Innocenzo Odescalchi, con Stati di Natura, fonde uomo, macchina e animale scoprendo che neanche Mercurio ha più anime da risucchiare.

Veronica Montanino, con N.C. non classificati e Mappe Mondi, smaschera l’inutilità obsoleta dei metodi classificatori di cui l’uomo si è sempre servito per razionalizzare la natura, riempiendo librerie con giochi di illusioni. Silvia Scaringella, con Metamorfosi dell’umano, lancia un monito sulla necessità di equilibrare natura e artificio cucendo alberi su architetture disegnate e creando germogli nel carbone.

E Bankeri con It makes me wonder e Bones Flowers trasforma le pareti bianche in un bosco colorato pieno di animali fantastici le cui ossa generano fiori. Siamo stati all’inaugurazione di Artificalis e li abbiamo incontrati: