A Hemlock Grove gli adolescenti o sono licantropi o vampiri. E le loro madri un tempo avevano la coda

di Patrizia Simonetti

Ci sono vampiri e vampiri. E ci sono licantropi e licantropi. Adesso scacciate dalla mente entrambi i generi di creature viste ad esempio nella saga cinematografica di Twilight e anche gli ultimi strani vampiri o strigoi del più recente The Strain visto su Fox con una specie di proboscide retrattile e schifosa, utilissima tuttavia per succhiare il sangue, e non solo, dei malcapitati di turno. Intanto vi diamo una dritta: se avete il medio della stessa lunghezza dell’indice, beh, rassegnatevi e abituatevi all’idea che potreste essere dei lupi mannari e questo naturalmente non lo diciamo noi che non siamo certo degli esperti ma Peter Rumancek che la notte si trasforma davanti agli occhi oramai assuefatti di sua madre e a volte anche dell’amico del cuore Roman Godfrey che se non vede non crede. Tuttavia non chiamatelo “lupo mannaro” che “è razzista” quasi peggio di “zingaro”, come lo appella una ragazzina del posto, invece “uomo-bestia è meglio”.

Poi c’è appunto Roman che è un Upir, un particolare tipo di vampiro che mentre fa l’amore in macchina con la ragazza, gli piace sporcarla di sangue magari tagliandosi un dito ed è innamorato di sua cugina Letha che resta incinta di un angelo. Certo, come no. Sua madre, non di Letha ma di Roman, si chiama Olivia e dalla cicatrice sul fondoschiena si direbbe che un giorno avesse la coda. Sua sorella invece è davvero assurda, a due anni pesava giù 18 chili, ricorda con orrore il padre prima di spararsi in testa: ora è altissima, enorme, cammina pesantemente per i corridoi della scuola con i lunghi capelli neri a coprirle la faccia (vi è venuta in mente Samara di The Ring? Anche a noi), ma in realtà è calva e ha pure un occhio di vetro. Non piace a nessuno, ovvio, tranne che a Peter. Roman e Peter in realtà dovrebbero odiarsi per una questione, diciamo razziale e pure familiare, invece vanno d’accordissimo.

Arrivano gli inquietanti adolescenti di Hemlock Grove, immaginaria cittadina della Pennsylvania e serie omonima già trasmessa lo scorso gennaio da Mya e da stasera, giovedì 25 giugno, in prima visione free su La5, tratta dal romanzo di Brian McGreevy che cura l’adattamento televisivo e prodotta dal regista horror Eli Roth per Netflix, che ad ottobre sarà in Italia, e che ha già annunciato di lanciare quanto prima la terza ed ultima stagione in streaming tutta in un solo giorno.

Tutto ha inizio con il ritrovamento del cadavere di una ragazza del liceo di nome Blue Bell morta sbranata ed è chiaro che si pensa subito ai due giovanotti di cui sopra che in effetti appaiono alla comunità abbastanza strani. Inoltre il corpo fatto  a pezzi giace proprio vicino all’acciaieria dismessa della famiglia Godfrey. Lo sceriffo all’inizio pensa a un animale, ma poi preferisce puntare su Peter e Roman, interpretati rispettivamente da Landon Liboiron e da Bill Skarsgard.

Musiche di Nathan Barr, compositore di True Blood, tanto per restare in tema. Morale della storia? Anche i demoni hanno i demoni. Amen.