Kingsman – Secret Service, con Colin Firth pigmalione di spie

di Patrizia Simonetti

Come prendere un ragazzo di strada e trasformarlo in James Bond. Kingsman – Secret Service è il nuovo film scritto, diretto e prodotto dall’inglese Matthew Vaughn che arriva in Italia il 25 febbraio per 20th Century Fox a dodici giorni dall’uscita americana e con cui, dopo Kich-Ass nel 2010 e l’anno dopo X-Man-L’inizio, torna al fumetto, o meglio, al suo adattamento cinematografico. Tratto da quello omonimo di Mark Millar come fu per Kich-Ass, pare che l’idea della storia sia nata proprio sul set di quel film tra Vaughn e lo stesso Millar che “volevamo esplorare le origini di una spia d’élite focalizzandoci però su un candidato inusuale” spiega.

KSS_JB_D51_04710.CR2Tutto gira attorno a un’organizzazione segreta britannica che si occupa di reclutare e addestrare spie, la Kingsman, appunto. Tra gli esperti addetti a tali compiti c’è l’agente Harry Hart, interpretato da Colin Firth. Diciassette anni fa ha perso un collega, che peraltro gli aveva salvato la vita nel corso di una missione segreta: alla famiglia e al figlio di 5 anni, Gary “Eggsy” Price, l’agenzia dona una strana medaglia e un contatto telefonico da usare in caso di necessità. Il ragazzino però, nonostante un alto quoziente intellettivo e un ottimo rendimento scolastico, crescendo prende una brutta strada fatta di droga e crimini minori, e di un lavoro neanche a parlarne. Invece ruba una macchina e finisce dentro, anche se grazie a quella strana medaglia riesce a tornare in libertà. Così Hart decide di occuparsi di quel ragazzo scontroso e un po’ ruvido interpretato da Taron Egerton, che peraltro veste malissimo ed è fissato con i berretti con la visiera, nel quale vede “un giovanotto con un potenziale” gli dice davanti allo specchio. Una specie di scommessa per lui trasformarlo in una spia di classe tipo James Bond, quasi come quella del celeberrimo Dottor Higgins in My Fair Lady che scommette sulla metamorfosi di una sguaiata fioraia come Eliza in una dama elegante.

Per affascinarlo gli mostra la stanza segreta che si apre tirando il gancio di un insospettabile attaccapanni e “oh sì, molto bello” esclama il ragazzo davanti all’immenso guardaroba dove al posto di scarpe e vestiti ci sono armi, penne tecnologiche, ombrelli che respingono proiettili e ne sparano a loro volta, persino granate a forma di accendino e “questo è fico!” esclama Eggsy e prova pure a fregarsene una. KSS_JB_D22_02206.CR2Ma poi per lui arriva il bello, a cominciare dal “colloquio di lavoro più pericoloso al mondo” e che dire del programma di addestramento fatto di prove come legarsi sulle rotaie con il treno in arrivo, ritrovarsi immerso nell’acqua con tutto il letto, e buttarsi da un aereo assieme agli altri tirocinanti, tutti con il paracadute tranne uno.

Ma la vera missione sarà accanto a Harry, deciso a fermare il genio della tecnologia dalla mente distorta Richmond Valentine, interpretato da Samuel L. Jackson, miliardario tecnologico ed ex ecologista deluso che un tempo voleva salvare il mondo e che pare stia sequestrando scienziati e celebrità varie. Nel cast anche Michael Caine nel ruolo di Arthur e nella colonna sonora firmata da Henry Jackman come fu per Kich-Ass, anche la canzone dei Take That Get ready for it.

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