Anno Uno riparte su La7 con i blitz negli allevamenti lager. Giulia Innocenzi: non mangerò più carne

di Elisabetta Tonni

Giulia Innocenzi non mangerà più carne. Almeno per un bel po’ di tempo. Lo ha dichiarato lei stessa. A influire sulle scelte alimentari della conduttrice di Anno Uno, di nuovo su La7 da stasera, giovedì 21 maggio, in prima serata, è un servizio che andrà in onda proprio nella prima delle quatto puntate in programmazione.

Con immagini molto simili, alcune delle quali sembrano addirittura uguali, a quelle messe in onda da Report domenica scorsa, la giovane conduttrice farà vedere qual è la condizione dei suini negli allevamenti intensivi destinati all’alimentazione umana. C’è di che far ribrezzo: scrofe letteralmente ingabbiate tanto da non potersi neanche girare su se stesse; maialini morti (motivo?) ammucchiati dentro cestini nella stalla; topi che fanno la scorribanda sulle travi della medesima; quadri elettrici imprigionati da ragnatele intonacate da multistrati di polvere: immagini non autorizzate. Giulia Innocenzi lo dice senza mezzi termini: “siamo entrati violando una proprietà privata, cioè facendo qualcosa di illegale di cui eravamo pienamente coscienti. Per questo ho voluto esserci anche io personalmente. Abbiamo compiuto blitz notturni, girati in assenza di luce dentro allevamenti nella pianura Padana, nelle aree fra l’Emilia Romagna e la Lombardia. Ci sembrava importante affrontare questo tema nel momento in cui con l’Expo c’è un gran parlare di alimentazione”.

La chiave della puntata monotematica sarà capire quanto sia importante il benessere animale, non solo per il rispetto della povera bestia, e già questo rappresenterebbe un senso di grande civiltà, ma anche per un effetto più diretto e interessato sulla qualità dei cibi che ingeriamo. Non a caso, la Innocenzi avrà in studio Umberto Veronesi, l’oncologo vegetariano più famoso, e Oscar Farinetti, patron di Eataly. Oltre a questi due personaggi, coinvolti solo per questa puntata, ci saranno anche gli ospiti fissi per gli altri tre appuntamenti: la donna di spettacolo Alba Parietti, e l’ex magistrato ed ex parlamentare, Antonio Di Pietro nel ruolo di contestatori (maturi) per mettere in difficoltà uno stuolo di giovani scelti non fra i nomi emergenti dei gruppi politici, ma con il criterio di chi si espone in prima persona per battaglie in cui crede.

Le altre puntate di Anno Uno, sempre monotematiche, saranno dedicate al livello di dipendenza da Internet e alle famiglie monogenitoriali, mentre il tema della quarta è ancora in fase di valutazione.
Ad alleggerire l’atmosfera saranno le performance del comico Saverio Raimondo, seguendo la tendenza dei programmi di approfondimento dove non può mancare la satira, mentre non ci saranno né Marco Travaglio né Selvaggia Lucarelli, smentendo alcune indiscrezioni.

E sarà l’ultimo anno di Anno Uno sotto la guida di Servizio Pubblico che il 18  giugno chiude i battenti con questo genere di programmi. Poi la Innocenzi se la dovrà vedere direttamente con l’editore Urbano Cairo, proprietario de La7, e soprattutto con il pubblico, i telespettatori, le audience, gli share, gli ascolti assoluti e tutte le leggi del mercato.

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