L’amicizia tra uomo e cane, così come lo conosciamo oggi – anche se purtroppo messa a dura prova dai tanti comportamenti criminali e violenti di certi “umani” indegni di tale definizione – risale a molti anni fa, almeno a 20mila stando a Alpha Un’amicizia forte come la vita, storia bellissima e epica che arriva al cinema giovedì 6 dicembre con Warner Bros. Entertainment Italia, scritta e diretta da Albert Hughes alla sua prima prova senza il gemello Allen con il quale ha firmato film come La vera storia di Jack lo squartatore e Codice Genesi.
Siamo dunque nel paleolitico superiore, più o meno nell’ultimo periodo glaciale, l’homo è già sapiens e si vede dalle giacche con i cappucci e i colli di pelliccia (a quei tempi del resto era l’unico modo per coprirsi), dai prototipi di scarpe, dalle armi tipo lance e da una certa acuta intelligenza così come dall’affetto che lega padre e figlio. Ma, nonostante questo, erano tempi in cui i riti di iniziazione erano roba seria e nel contesto primitivo ci sta che fosse l’uccisione di un bisonte della steppa in mezzo al suo branco. La madre di Keda, lungimirante e premurosa come tutte le madri di ogni tempo, in qualche modo se lo sente che il suo ragazzo che ama più della sua stessa vita non ce la farà, ma così dev’essere e così sarà. Tempi duri quelli della preistoria… Keda infatti ha la peggio con il bisonte e viene lasciato su un crepaccio da suo padre Tau e dalla tribù tutta che lo credono morto. Ma morto non è. Il suo ritorno a casa, sofferto e pericoloso, viene reso possibile soltanto dalla compagnia di un lupo che inizialmente il giovane guerriero dal cuore tenero aveva colpito per difendersi dall’attacco del branco intero: ma nel momento in cui decide di salvargli la vita, curarlo e tenerlo con sé, nasce la storia, quella dell’amicizia, della fedeltà, del legame tra uomo e cane, che negli anni a venire arriverà fino a noi. I due, dopo l’abbandono del branco, il ritorno e di nuovo la scelta dell’uomo da parte del lupo, si difenderanno a vicenda, l’uno risolleverà l’altro nei momenti più duri, entrambi diventeranno reciprocamente necessari. Ad interpretare Keda è Kodi Smit-McPhee (Apes Revolution Il pianeta delle scimmie, X-Man), mentre suo padre è Jóhannes Haukur Johannesson (Atomica Bionda, Il Trono di Spade).
Crudo e intenso come solo la vita a volte sa essere, soprattutto quella di decine di migliaia di anni fa, Alpha Un’amicizia forte come la vita è un inno alla forza della sopravvivenza e al tentare di farcela a tutti i costi senza arrendersi mai, anche quando tutto sembra perduto, al condividere un viaggio che è l’inizio di un’evoluzione, insieme, uomo e animale, ragazzo e lupo, un viaggio ricco e foriero di emozioni, paure e sentimenti che varranno a Keda più di ogni qualunque rito violento di iniziazione. Con finale a sorpresa che celebra la nuova vita e la sua forza, l’accoglienza e l’armonia con il mondo animale e la natura. I paesaggi a dir poco spettacolari, che sono quelli di Canada e Islanda, e le scene più che realistiche, solo in parte realizzate al computer in CGI, coinvolgono lo spettatore trascinandolo semplicemente in un mondo lontano nel tempo. Alpha Un’amicizia forte come la vita sarà apprezzato soprattutto da chi ha un cane perché scoprire le origini, per quanto immaginate, di un legame di cui si fa parte, tocca corde che non tutti hanno. Ed è un vero peccato.