Alessandra Amoroso vuole Vivere a colori: il nuovo album con Elisa, Ferro e Zampaglione

di Patrizia Simonetti

A Sanremo come concorrente non ci va, c’è stata solo una volta nel 2012 come “ospite duettante” con Emma, sua ex collega di Amici, che poi  quel Festival l’ha vinto. Strano per una cantante che arriva da un talent, peraltro vinto nel 2009, ma semmai dovesse capitare, ci porterà la mamma perché gliel’ha promesso, intanto lo guarderà da casa. E non paragonatela a Mina che “non voglio assomigliare a nessuno – dice – sto cercando la mia strada, cerco di farmi conoscere, capire e fare ciò che amo di più: cantare”. Alessandra Amoroso torna sul mercato discografico a tre anni di distanza da Amore puro con Vivere a colori (Sony Music), anticipato dal singolo Stupendo fino a qui uscito lo scorso 12 novembre. E la sua brutta avventura della scorsa estate sembra superata alla grande.

Alessandra Amoroso è infatti reduce da una delicata operazione alle corde vocali che a luglio  l’ha costretta a interrompere il suo tour in Messico e che lei ricorda come un incubo: “avevo paura di non avere più lo stesso timbro – racconta – anche se l’intervento è andato benissimo ero preoccupata per mia mamma, per la mia famiglia, ero molto nervosa e sentivo forte il bisogno di cantare”. Acqua passata però ed eccola più in forma e più entusiasta che mai con il nuovo disco che segna un po’ una svolta nella carriera e anche nella vita della cantante salentina, del resto “cresco in tutto – dice – anche nei testi delle canzoni che sono molto diversi dai precedenti. Inoltre abbiamo anche cercato di dare un sapore, un sound diverso che si potesse cantare e pure ballare”. Il titolo rispecchia il suo stato d’animo attuale che la spinge a tirare fuori l’energia che sente dentro e “approcciarmi all’amore bello che vince contro tutti, io sono un po’ eccessiva in tutto e tenermi non è stato facile, volevo essere una macchia colorata in tutto questo nero”.

Nel disco 14 tracce e grandi firme come quella di Federico Zampaglione in Nel tuo disordine “che mi ha riportato all’epoca di Battisti e Mina” commenta Alessandra; quella di Elisa, che definisce “una persona molto spiritosa e una macchina da guerra” in Comunque andare e nella stessa title track Vivere a colori; di Tiziano Ferro con il quale “c’è un filo conduttore che ci ha permesso di stare uniti” in La vita in un anno; e quelle di Daniele Coro e Federica Camba. Nell’album anche un versione speciale di Io che amo solo te di Luigi Tenco curata da Pino Perris, ma “non abbiamo tolto nulla all’autenticità della canzone – assicura Alessandra – e non escludo di poterla cantare da vivo”.

Per lei  intanto si spalancano sempre più le porte del mercato sudamericano, lo scorso maggio è uscito il suo primo album in lingua spagnola Grito y no Me Escuchas che in Messico ha avuto un grande successo: “ci stiamo provando – annuncia Alessandra  – a me la lingua piace anche se a volte impararla è molto complicato, mi si riempie la testa di parole e vorrei parlare in leccese, ma mi impegno tanto. E poi i messicani sono amorevoli, mi hanno accolto molto bene, parlano spesso dell’amore come del motore della vita e per salutarsi ci si bacia sempre, mi sento molto vicina a loro perché sono molto passionale”. A breve Alessandra Amoroso sarà in tour con due anteprime: il 27 maggio dal Palalottomatica di Roma e il 30 maggio al Mediolanum Forum di Milano.