Aggiungi un posto a tavola, videointervista a Gianluca Guidi

di Patrizia Simonetti

A 43 anni dal suo primo debutto, torna in scena Aggiungi un posto a tavola, la celeberrima commedia musicale di Pietro Garinei e Sandro Giovannini scritta con Jaja Fiastri, con le musiche del Maestro Armando Trovajoli di cui ricorrono i cento anni dalla nascita, e le coreografie di Gino Landi. Aggiungi un posto a tavola arriva giovedì 12 ottobre in anteprima nazionale e poi in prima martedì 17 al Teatro Brancaccio di Roma per il suo ottantesimo compleanno, dove resterà in scena fino al 26 novembre per poi tornare l’anno prossimo, in una versione un po’ nuova e un po’ no: sul palcoscenico Emy Bergamo che interpreta Consolazione, Beatrice Arnera che fa Clementina, e ben 22 artisti tra cantanti e ballerini (qui il video dove cantano tutti insieme alla presentazione di Aggiungi un posto a tavola al Brancaccio), l’orchestra suona dal vivo ed è diretta da Maurizio Abeni, già assistente di Armando Trovajoli, i costumi sono stati presi dai disegni originali da Francesca Grossi e anche le scene sono quelle originali di Giulio Coltellacci con il doppio girevole e la grande arca riadattate da Gabriele Moreschi, le coreografie sempre quelle di Gino Landi, e la voce “da lassù” è quella di Enzo Garinei. Solo che alla regia c’è Gianluca Guidi che torna anche nel ruolo del protagonista, quel Don Silvestro che aveva già interpretato nel 2009, ma prima di lui e per le prime tre edizioni suo papà Johnny Dorelli. È lui il protagonista della storia liberamente ispirata a After me the deluge di David Forrest, il parroco di un paesino di montagna al quale Dio telefona per avvisarlo del diluvio universale… “Credo che la cosa che più piaccia al pubblico è che finalmente ci sia qualcuno che organizza un diluvio e si spazzano via tante cose di cui faremmo volentieri a meno” ci dice Gianluca Guidi nella nostra videointervista e poi scherza “hanno preso me perché sono il surrogato di papà, son un clone, prima della pecora Dolly sono arrivato io...” Ecco allora la nostra a dir poco allegra videointervista a Gianluca Guidi:

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