Se ne è andato poco fa. Paolo Poli si è spento a Roma a quasi 87 anni che avrebbe compiuto il prossimo 23 maggio, per una malattia che lo affliggeva da un po’. I funerali dell’istrione fiorentino si svolgeranno nella sua città, non si sa ancora quando, ma in forma privata. Attore e protagonista per tanti anni del cinema e della televisione, Paolo Poli era stato artista vero, a modo suo, geniale e dissacrante, libero e indipendente. Omosessuale dichiarato praticamente da sempre, se gli chiedevi cosa ne pensasse della battaglia per le unioni civili e i matrimoni gay ti rispondeva che era tutto inutile, anzi, a dirla tutta, una vera “rottura di coglioni”, del resto “è già noioso il matrimonio normale”… Un anno fa l’addio alle scene, quelle del varietà ma non della radio, ma poi il ritorno in TV dopo quasi 40 anni. Noi lo avevamo videointervistato lo scorso giugno proprio in quell’occasione assieme a Pino Strabioli che lo aveva riportato sul piccolo schermo dopo tanto tempo con un programma a lui dedicato e intitolato E lasciatemi divertire andato in onda su Rai3 da sabato 20 giugno alle 20.15, 8 puntate dedicate ai sette vizi capitali e, l’ultima, all’elogio del peccato in genere, tra un Boccaccio e un Palazzeschi, da cui era stato preso il titolo dello show, racconti e ricordi della sua vita e della sua carriera, e con tanti ospiti. “Oggi le virtù vengono un po’ troppo reclamizzate” ci aveva detto nella nostra videointervista che vi riproponiamo:
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