Pasqua si avvicina con la consueta strage degli agnelli
. L’abbacchio, che in tanti ancora considerano indispensabile nel pranzo pasquale, non è infatti che un agnellino, quelli che poi facciamo anche di zucchero per i nostri bambini, quelli che magari glieli regaliamo di peluche e loro li coccolano e ci dormono insieme, quelli che se i bambini li vedono sorridono perché sgambettano un po’ barcollanti proprio come loro, belano come se piangessero, scodinzolano persino quando sono contenti e proprio come i cagnolini si affezionano alle persone e a chi si prende cura di loro. Perché anche loro sono dei cuccioli. Lo ricorda anche Tullio Solenghi, vegetariano e impegnato nella difesa dei diritti degli animali, che quest’anno si schiera a favore della loro salvaguardia nella campagna Questa Pasqua salva un agnello (#salvaunagnello) di Animal Equality, come potete vedere nel video a fine articolo, mentre tiene in braccio Cesarina, un’agnellina che come tanti altri animali è stata salvata dal mattatoio e portata al rifugio Thegreenplace di Nepi, nel viterbese. “I cuccioli hanno tutta la vita davanti e anche l’agnello è un cucciolo – dice Solenghi – e dico non a caso cucciolo, anche se so bene che si tratta di un agnellino, ad evitare discriminazioni che rendono alcuni cuccioli degni del nostro affetto e della nostra attenzione, altri invece brutale carne da macello. Per me è stato come se tenessi ancora in braccio quel cucciolone del mio labrador Jocker, che ha colorato con la sua felicità tanti anni della mia vita”.
Il rifugio Thegreenplace è stato creato qualche anno fa dal fotografo Marco Biondi, poco dopo la LAV, la Lega Antivivisezione, gli ha affidato un intero gregge salvato dalle forze dell’ordine da pesanti maltrattamenti presso Firenze e da allora gli animali sono diventati più di cento e di ogni specie, purchè abbiano bisogno di essere salvati dall’uomo. Anche Red Canzian ha preso in braccio Cesarina per #iononmiabbacchio, la campagna in favore degli agnelli di Thegreenplace prodotta dallo stesso Marco Biondi e dallo studio fotografico Allucinazione, con lui anche sua figlia Chiara, entrambi vegani. 7 famiglie su 10 hanno scelto negli ultimi anni di non includere l’agnello nel loro pranzo pasquale. Possiamo fare di meglio.