Thunderbolts* il nuovo film Marvel con eroi imperfetti e incursioni nella mente umana

di Patrizia Simonetti

Il mondo ha perso i suoi Avengers, pronti a salvarlo a tutti i costi dal male e dall’estinzione. E allora qualcuno ha pensato di crearne di nuovi, o meglio, di prendere dei poveri disgraziati e, esperimento dopo esperimento, trasformarli in potenti immortali al suo servizio. Ma si sa, certe cose possono sfuggire di mano. E allora meglio distruggere tutto eliminando ogni prova, vivente o non vivente che sia. Così in Thunderbolts*, il nuovo, entusiasmante film del Marvel Cinematic Universe diretto da Jake Schreier e Kevin Feige, Valentina Allegra de Fontaine, interpretata dall’eclettica Julia Louis-Dreyfus, pur fallendo nelle sue non propriamente buone intenzioni, provoca, suo malgrado, la nascita di un nuovo gruppo di eroi coraggiosi e leali, sulle ceneri, potremmo dire, di perdenti ed emarginati.

E proprio per questo votati al sacrificio in cerca di redenzione. Imperfetti, insomma, che è pure più facile amarli. Li conosciamo già e sono Yelena Belova, la seconda vedova nera, Bucky Barnes alias Soldato d’Inverno, Red Guardian ovvero padre di Yelena, Spettro o Ghost, ex nemica di Iron Man, e John Walker, il Captain America più sfigato della storia, sempre interpretati da Florence Pugh, Sebastian Stan, David Harbour, Wyatt Russell, e Hannah John-Kamen. Fa la sua piccola – troppo piccola – parte anche Antonia Dreykov alias Taskmaster alias Olga Kurylenko. Il cast include anche altri nuovi arrivati nell’MCU come Geraldine Viswanathan nel ruolo dell’efficiente segretaria di Valentina, Chris Bauer Wendell Edward Pierce. 

Ma per essere coeso, un gruppo deve avere dei componenti che condividono qualcosa. Ecco, tutti i membri dei futuri Thunderbolts* non solo hanno lavorato per Valentina e sono stati da lei condannati a morte, ma quasi tutti custodiscono un segreto oscuro che pesa su cuore e coscienza, una sorta di senso di colpa che li ha resi ciò che sono, votati alla solitudine, ma che al tempo stesso, come detto, li aiuterà a risorgere. Certo, nulla a confronto con l’anima tormentata di Bob, personaggio che vale a Lewis Pullman l’ingresso nell’MCU dalla porta principale, un ragazzo così incapace di lottare con il suo lato oscuro da mettere a rischio sé stesso e poi il mondo intero.

Thunderbolts* è davvero un bel film che cancella ogni delusione passata riguardo più d’una pellicola Marvel e che non manca di ironia. Rispetto alla prima, peraltro molto interessante perché dedicata in gran parte al personaggio di Yelena, e ricca di scene spettacolari e di momenti ad alta tensione, ho tuttavia preferito la seconda parte, quella dove, si scava nel profondo dell’animo umano, spesso oscuro, dove la mente, traumatizzata e sofferente, viene rappresentata come un luogo fatto di mille luoghi, dove la coscienza spesso si perde, vittima di sofferenze di un passato che lascia inevitabile il segno, e che ognuno, prima o poi, deve affrontare. Diventare eroi forse vuol dire proprio questo: riconoscere il male che è anche dentro di noi, superarlo, anche senza assolversi o perdonarsi, ma comunque passando oltre, e ricominciare a vivere con nuovi scopi e nuovi legami. Insomma, un po’ di psicologia non guasta…

Thunderbolts* è al cinema dal 30 aprile con Walt Disney Company Italia, e con il suo asterisco che, a quanto pare, vuol dire Nuovi vendicatori ovvero Nuovi Avengers, e con ben due scene post credit, la seconda meglio della prima. Non abbiate fretta di uscire dalla sala.