4 Metà: recensione del film Netflix con Ilenia Pastorelli, Matilde Gioli, Matteo Martari e Giuseppe Maggio

di Patrizia Simonetti

Se avete voglia di iniziare l’anno con leggerezza domandandovi ancora una volta se per ognuno di noi esista davvero l’anima gemella, mercoledì 5 gennaio arriva su Netflix 4 Metà, commedia romantica, ma non troppo, diretta da Alessio Maria Federici, che vede protagonisti quattro tra i volti più popolari e amati del piccolo e grande schermo: Ilenia Pastorelli, Matilde Gioli, Giuseppe Maggio e Matteo Martari, esattamente nei ruoli delle 4 Metà del titolo. Quelle metà che, secondo Aristofane e il mito dell’ermafrodito, si persero nella notte dei tempi, separate per sempre dagli Dei che esse stesse avevano sfidato, forti della loro perfezione come esseri doppi e unici.

Tutto ciò veniva raccontato dal celebre commediografo ateniese nel 384 s.c. nel corso del famoso Simposio di Platone, che poi altro non era che una di quelle lunghe cene tra intellettuali greci nel corso delle quali, complici anche i fiumi di vino, si dibatteva dei grandi temi della vita, compreso l’amore. 4 Metà (qui il trailer) riporta tutto ai giorni nostri con una sorta di simposio moderno, e cioè un primo pranzo in terrazza tra quattro amici di Roma in cui d’amore si parla, rivangando proprio la suddetta teoria dell’eterna ricerca della propria metà perfetta. Interpretati da Marta Gastini e Flavio Furno, Sara e Luca, due giovani coniugi insieme sin dai tempi del liceo e sposati da due anni, ne chiacchierano quindi con i loro ospiti Federica e Francesco (Sara Baccarini e Armando Quaranta) raccontando di 4 loro amici, due donne e due uomini, che loro stessi hanno fatto conoscere in “un semplice pranzo tra amici dove casualmente ci sono quattro single” dice all’inizio Luca. Un racconto nel racconto, insomma. I 4, invitati rigorosamente via chat mentre sotto le loro voci scorrono le immagini dei tetti di Roma, si sono poi in qualche modo trovati e tra loro è nata una storia d’amore, ma chi con chi?

Da lì 4 Metà diventa il loro film, quello di Chiara, anestesista in cerca di una relazione seria, Giulia, statista e matematica per la finanza che crede solo in se tessa, Dario, lo sciupafemmine che senza saperlo desidera una storia d’amore, e Matteo, intellettuale ironico e divertente incline al prendersi cura degli altri. Tra loro, chi vuole andare veloce saltando il corteggiamento, anche quello via chat, e chi invece vuole il dopo tra coccole e divano; chi si preoccupa dei gusti dell’altro, i classici mare o montagna? per esempio, e gioca coi nomi di ipotetici figli, tipo Vega come la stella o Bruce come Bruce Willis; chi vuole restare solo amico (ce la farà?) e chi…  

Ispirato all’omonimo romanzo di Martino Coli che uscirà dopo il film, e cioè l’11 gennaio con Sperling & Kupfer, e con il merito di aver ritrovato per la colonna sonora i Daiana Lou, imperdonabilmente dimenticati dopo il loro XFactor 2016, 4 Metà è, come detto, una commedia leggera ma con interessanti spunti di riflessione, non solo sull’esistenza o meno dell’anima gemella, ma sui nostri comportamenti nell’ambito delle relazioni e delle loro conseguenze sugli altri e sulle nostre stesse vita. Apparire sempre ciò che si è sembra essere la tattica giusta per trovare, alla fine, chi potrà amarci per quel che siamo. Se poi sarà per sempre, questo non può dirlo nessuno. Neanche Aristofane.