The Voice of Italy: torna Raffaella Carrà, con lei Dolcenera, Max Pezzali e Emis Killa

di Patrizia Simonetti

Ci mancheranno le metafore fumose e stupefacenti di J-Ax e forse anche un po’ gli urletti sgraziati di Roby Facchinetti e i suoi siparietti con il pargolo Francesco, e ci mancheranno anche gli ammiccamenti pirateschi di Piero Pelù e la risata della rossa Noemi, ma lo spettacolo, si sa, deve continuare, e pure The Voice of Italy a quanto pare, così eccoli i nuovi coach del talent canoro di Rai2 che torna per la quarta volta mercoledì 24 febbraio in prima serata. Nuovi manco tutti, a dire il vero, visto il ritorno di Raffaella Carrà che dopo due edizioni aveva abbandonato lo show con le rosse poltrone girevoli per quel flop di Forte forte forte che doveva lanciare il nuovo artista completo, così mentre Asia Argento, eh sì c’era pure lei a Forte forte forte, se ne va a ballare con le stelle, la Raffa nazionale torna all’ovile, ma senza lodarlo, ci mancherebbe, anche se “quest’anno non volevo fare televisione ma per The Voice ho un debole” anche se in tre anni non è riuscito a lanciare alcun artista nuovo, dice, ma il cantante ha il merito per metà, e per l’altra metà il pezzo e ci vogliono pezzi giusti. Chiara Dello Iacovo (qui la nostra videointervista), arrivata seconda tra le Nuove Proposte a Sanremo 2016 a quanto pare non le basta. Ma quest’anno ci pensa lei.

A contraddirla subito è Federico Russo, straconfermato alla conduzione delle 14 puntate previste: “da questo palco – dice – sono usciti tanti talenti ma non è che devono spaccare il giorno dopo, ci vuole tempo…” “Tirare fuori talenti da The Voice? Dipende anche da noi – fa eco Dolcenera, uno dei tre coach nuovi di zecca, reduce da Sanremo 2016 – io e la tv ci siamo evitati per anni come due fidanzati che si lasciano per una pausa, ma quando ho saputo chi erano gli altri coach mi sono tranquillizzata e ho deciso di farlo”. Un po’ di ansia ce l’ha pure Emis Killa, forse a sostituire un po’ quel rapper di J-.Ax, ma se nessuno dei concorrenti ha successo la colpa non è di The Voice, declama, perché “io ce l’ho fatta da solo senza la TV”, dice, ovvero se hai la stoffa avanti ci vai, quindi “magari non è ancora arrivato il talento giusto”. E poi c’è Max Pezzali che si ritiene “un privilegiato a far parte di questa squadra incredibile” e a convincerlo pare sia stata la dinamica del gioco.

New entry anche la V-Reporter Angelina, in scena a partire dai live, a puntare su retroscena e curiosità e ad interagire con il pubblico a casa attraverso i social network e il sito ufficiale www.thevoiceofitaly.rai.it: “non sono cattiva – assicura – ma mi piace sfruculiare nella vita dei concorrenti”, poi quasi una minaccia: “ovvio che prenderò più spazio rispetto alle precedenti colleghe”. Ma i coach e Angelina non sono le uniche novità di questa terza edizione di The Voice of Italy visto che stavolta c’è anche l’orchestra ad accompagnare i vari talenti dal vivo, tanti minorenni pare; le blind audition passano da cinque a sei e i concorrenti che superano le audizioni al buio salgono a 21, nelle battles sul ring i coach dovranno scegliere non più due ma tre componenti della propria squadra, uno solo dei quali passerà alla fase successiva. Confermato lo Steal con cui un coach può ripescare un talento rifiutato da un collega. Il tutto porterà ai due Knockout fino ai quattro Live nei quali si esibiranno quattro talenti per coach. Il programma sarà seguito in diretta anche da Radio2 Rai con The Voice of Radio2.

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