Macromanara, Milo Manara ad ARF! tra Fellini e Caravaggio. Videointervista

di Patrizia Simonetti

Il cinema, Cinecittà, Fellini, Ginger e Fred, le dive e le pin up. C’è questo e molto altro in Macromanara Tutto ricominciò con un’estate romana, la mostra di Milo Manara da venerdì 26 maggio negli spazi de La Pelanda Macro Testaccio a Roma dove resterà allestita fino a mercoledì 19 luglio. 97 le opere esposte del maestro del fumetto erotico, e non solo, divise in due parti ideali: quella antologica con le sue grandi opere degli anni settanta, ottanta e novanta, dalle tavole di Giuseppe Bergman a Tutto ricomincio con un’estate indiana e El Gaucho realizzati assieme all’amico e mentore Hugo Pratt, da Lo Scimmiotto a Gulliveriana fino a Miele, la sua preferita; e quella contemporanea con le sue tante commissioni anche dall’estero, alle quali da qualche anno a questa parte si dedica maggiormente, come ci racconta lo stesso Milo Manara nella nostra videointervista che trovate a fine articolo, e dove troviamo vivo e appassionato il suo amore per Roma, lui bolzanese trapiantato a Verona, e per il cinema con le illustrazioni realizzate per Federico Fellini, come Viaggio a Tulum e Il viaggio di G. Mastorna detto Fernet, i Borgia e Caravaggio, e anche con una serie di illustrazioni ancora mai esposte dedicate alle giovani dive Elle Fanning, in questi giorni a Cannes 2017 con L’inganno di Sofia Coppola, Blake Lively, presto protagonista e produttrice di The Husband’s Secret, Emily Ratajkowski e Adèle Exarchopoulos. Non solo eros e sensualità nella ricca produzione di Milo Manara, ma è certo da lì che tutto parte, come quando da ragazzo restò fulminato dalla Barbarella di Jean Claude Forest ispirato da Brigitte Bardot (anche se poi a darle corpo al cinema fu Jane Fonda), un impatto emotivo così forte che gli fece scegliere il fumetto per costruirsi un ruolo nella società e ancora oggi lo lega alla diva francese che ha dipinto in 25 acquarelli e disegnato per lei una statua che sta per essere realizzata. Ecco dunque la nostra videointervista a Milo Manara:

Macromanara Tutto ricominciò con un’estate romana, è il pezzo forte della terza edizione di ARF!, Il Festival di storie, segni e disegni giunto alla terza edizione che invece si concentra nei tre giorni dell’ultimo fine settimana di maggio, un week end fitto di attività dalle 10 del mattino alle 22 con ben cinque mostre esclusive che, oltre a quelli di Milo Manara, vedono esposti anche i disegni di Sara Pichelli, che ha firmato anche il manifesto ufficiale della rassegna, di Gigi Cavenago disegnatore di Dylan Dog, di Bianca Bagnarelli e dei francesi Keramidas, Loisel e Tébo con lo svizzero Cosey. E poi spazi appositi per promuoversi come il Job ARF!, per la formazione come le MASTERCLARF!, il settore indipendente Self ARF!, la nuova ARFist Alley dedicata agli autori che pubblicano all’estero e il consueto spazio solidarietà quest’anno dedicato alla Dynamo Camp, la Onlus che offre terapia ricreativa ai bambini affetti da gravi patologie. Non mancano le Lectio Magistralis che saranno tenute da Tanino Liberatore, Paolo Eleuteri Serpieri e venerdì 26 dallo stesso Milo Manara.