Fabrizio Biggio tra Omicidio all’italiana e Meglio tardi che mai, videointervista

di Patrizia Simonetti

Insomma, alla fine il colpevole è lui, il povero Antonello, e solo perché è necr, cioè nero nello strano dialetto di Acitrullo, paese abruzzese teatro delle surreali ed esilaranti vicende di Omicidio all’italiana, il nuovo film di Maccio Capatonda nelle sale da giovedì 2 marzo con lo stesso Capatonda (Piero Peluria, Filippo Bello, Eugenio Normale) qui nel nostro videoincontro, Herbert Ballerina (Marino Peluria), Sabrina Ferilli (Donatella Spruzzone), Gigio Morra (Commissario Fiutozzi), Roberta Mattei (Agente Gianna Pertinente), Antonia Truppo (Fabiola Normale), Ninni Bruschetta (Agente di viaggi dell’orrore), Nino Frassica (Salvatore) e Fabrizio Biggio nei panni, appunto, del necr di turno sospettato da tutti, televoto incluso, di aver ammazzato la ricca contessa del paese (Lorenza Guerrieri). Ma in fondo la colpa è solo sua perché, come dice più o meno Marino Peluria (Herbert Ballerina) al fratello sindaco Piero (Maccio Capatonda): “poteva pensarci prima di essere necr”… Ma tanto poi che gl’importa a Fabrizio Biggio visto che, oramai archiviati i tempi de I soliti idioti e pure de La solita commedia in coppia con Francesco Mandelli, se ne sta andando in Giappone, e senza di lui? I frutti di questa sua trasferta nipponica li verificheremo ad aprile su Rai 2 in Meglio tardi che mai, nuovo travel show in due puntate che però non lo vedrà solo, bensì con quattro giovanotti come Lando Buzzanca, Edoardo Vianello, Adriano Panatta e Claudio Lippi che si spostano come in vacanza da Tokyo a Kyoto, da Seoul a Hong Kong, da Phuket a Chiang Mai. Insomma, da Acitrullo al Giappone. Ma ecco come ci parla di tutto questo lo stesso Fabrizio Biggio nella nostra videointervista:

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