Dov’è Mario? Corrado Guzzanti torna in TV e si fa in due. Videointervista

di Patrizia Simonetti

C’è un tizio che somiglia a Vittorio Sgarbi, un intellettuale di sinistra un po’ noioso e un po’ vanesio affetto da rotacismo, la comune erre moscia, scrittore, opinionista, filosofo, sempre politicamente corretto, ma il suo ultimo libro non è andato un granché bene perché, si sa, la cultura è in crisi. Mario Bambea, questo il suo nome, è lì che guida nella notte di ritorno da un convegno su Bobbio e non riesce a ricordarsi una melodia, come fa, come fa, e intanto l’auto sbanda, si ribalta e lui finisce in coma. Inizia così Dov’è Mario?, la nuova serie, un po’ fiction, un po’ sit com, un po’ satira, un po’ boh, che segna il ritorno in televisione, a tre anni e passa da Aniene, di Corrado Guzzanti che l’ha scritta con Mattia Torre (Boris) e che Guzzanti stesso definisce un po’ come il film da paura sognato e fnalmente realizzato dal suo alter ego Rokko Smitherson. Prodotta da Wildside e diretta da Edoardo Gabriellini, da mercoledì 25 maggio alle 21.10 su Sky Atlantic per quattro puntate, Dov’è Mario? racconta del suo sdoppiamento di personalità o, se preferite, di un misterioso fenomeno paranormale. Mario, nell’incidente di cui sopra, resta gravemente ferito e finisce in coma. Quando si sveglia comincia, di tanto in tanto e inaspettatamente, a pronunciare parole e frasi che proprio no, non gli appartengono, epiteti volgarotti, soprattutto nei confronti della grande infermiera rumena, ma anche poetessa, Dragomira che la poco amabile moglie Milly (Rosanna Gentili) gli affibbia per la convalescenza, episodi che via via si fanno sempre più frequenti fino a lasciare il posto ad un vero e proprio alter ego, tal Bizio, che di notte, non appena Mario si addormenta, lo sostituisce totalmente, nel corpo e nella mente. Bizio è trash, volgare, qualunquista, un po’ razzista, certo politicamente molto scorretto, ma così sincero e a suo modo esilarante, da diventare ben presto una trash star del piccolo teatro che Bambea ha sotto casa e che fa della stand up comedy più di bassa lega il suo fiore all’occhiello, l’unico in realtà. Di questo abbiamo chiesto a Corrado Guzzanti in conferenza stampa prima della videointervista che trovate a fine articolo, e alla quale ci ha risposto anche Mattia Torre:

Dov’è Mario? racconta quindi, tra camei e anche qualcosa in più, come quelli di Saverio Raimondo e Virginia Raffaele, colpi di scena, dialoghi esilaranti e botte di thriller, la nuova Italia renziana con gli intellettuali in difficoltà e l’altra parte della società un po’ più volgarotta che li ritiene noiosi e obsoleti, forse, in qualche modo, rottamabili. Ma non per molto o comunque non per sempre. Ecco la nostra videointervista a Corrado Guzzanti con sorpresa finale:

Nel cast oltre ai già citati Raimondo, Raffaele e Gentili, troviamo Evelina Meghnagi (Dragomira), Nicola Rignanese (l’impresario Gianfranco Fagli), Emanuela Fanelli (Cinzia assistente di Faglia), Valerio Aprea (il comico Muscia). Tra i camei Enrico Mentana, Michele Santoro, Giovanni Floris, Valter Veltroni, Lilly Gruber.

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